Massa Carrara, operaio schiacciato da blocco di marmo: “Morire sul lavoro con un contratto di sei giorni è la più grande ingiustizia sociale”

Bekaert rifiuta di ritirare i licenziamenti. Un atteggiamento arrogante. Siamo al fianco dei lavoratori
5 Luglio 2018
Per l’alternativa – Il mio intervento all’assemblea nazionale di Art.1-Mdp.
23 Luglio 2018

Serena Spinelli si unisce alla denuncia della Cgil di Massa Carrara che sottolinea la durata del contratto di lavoro dell’operaio, di soli cinque giorni.

 

Un altro grande dramma quello di Luca Savio, 37 anni, morto questa mattina a Marina di Carrara, schiacciato da un blocco di marmo presso il deposito in cui lavorava. Esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia e ai suoi cari. Le forze dell’ordine e i tecnici dell’Asl ricostruiranno la dinamica della vicenda. Ma leggo con sconcerto quanto riportato dalla Cgil di Massa Carrara, secondo la quale risulta che Luca Savio avesse un contratto di lavoro della durata di sei giorni. Morire sul lavoro con un contratto di sei giorni è una grande ingiustizia sociale. La più grande dei nostri tempi. Mi chiedo come, con un contratto così breve, un’azienda possa rispettare leggi e regole in materia di salute e sicurezza, così come sottolinea la Cgil di Massa Carrara. La degenerazione del precariato esplosa nel nostro Paese deve finire. Ripetiamo costantemente la necessità di investimenti su sicurezza, formazione e un maggior numero di ispettori del lavoro; ma di fronte a tragedie come quella di oggi la realtà del mondo del lavoro si presenta ancora più grave di come viene descritta. La Regione Toscana per la sicurezza nel settore del marmo ha messo a punto un piano specifico, con competenze e risorse. Ma serve di più, serve l’impegno del Governo su sicurezza e formazione, aumento del numero degli ispettori e dunque dei controlli. Per ridare dignità al lavoro bisogna ripartire dalle fondamenta, dalla struttura del rapporto di lavoro stesso; oggi troppo debole, svuotato di regole e diritti.

 

Commenta con Facebook

n/a