Ancora licenziamenti si addensano sul Valdarno fiorentino; ancora una volta è protagonista il comportamento di una grande multinazionale, il colosso spagnolo dell’abbigliamento Zara.
Nel magazzino logistico di Reggello (Fi) lavorano 39 addetti, inseriti in una cooperativa di logistica. Da tempo i lavoratori lamentavano la mancanza di un corretto inquadramento contrattuale, di essere soggetti a turnazioni irregolari ed eccessive, sottopagati e costretti alla restituzione di una quota della paga.
Dallo scorso aprile i lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno intrapreso una serie di azioni volte all’ottenimento dei giusti diritti e poche settimane fa si era arrivati a una soluzione positiva della vertenza.
Successivamente si è assistito a una diminuzione del volume delle merci destinate al magazzino, fino all’annuncio della chiusura del sito logistico dal prossimo 28 febbraio e del licenziamento dei 39 dipendenti della cooperativa, a sua volta sub-appaltante di Dhl, partner logistico di Zara. Su questo la mia mozione, sottoscritta anche dalla consigliera Fiammetta Capirossi, chiede alla Regione la massima attenzione e di intervenire per quanto di propria competenza.
“Il sito logistico di Reggello è produttivo e strategico per la distribuzione delle merci in tutto il centro Italia, ed è esclusa la presenza di ogni crisi aziendale. Da parte di Zara deve esserci la responsabilità di controllare la propria filiera, anche dal punto di vista della qualità del lavoro e dell’applicazione dei contratti nazionali, e di assumere decisioni i cui effetti non ricadano negativamente sui lavoratori e sul territorio”.
“Esprimo dunque la mia solidarietà e il mio sostegno ai lavoratori e all’azione delle rappresentanze sindacali, che chiedono a Zara di riconsiderare la scelta, di verificare le condizioni dei lavoratori e gli accordi in merito ai servizi di logistica in appalto in Italia. Con la mozione si chiede alla Regione di mettere in campo ogni azione di propria competenza per una positiva soluzione della vertenza, con il coinvolgimento di tutti gli attori e delle organizzazioni sindacali, ai fini di intraprendere il confronto con l’azienda per evitare la chiusura del sito logistico e ogni ricaduta negativa sul piano occupazionale. Con l’auspicio che il tavolo convocato per domani in Prefettura con tutti gli attori in campo sia il primo passo in questa direzione”.