Dalla risposta della Giunta all’interrogazione in merito alle prospettive del cantiere per il nodo AV di Firenze e la stazione “Foster” e alla situazione dei lavoratori dipendenti di “Nodavia” apprendiamo il via libera ministeriale all’utilizzo delle terre di scavo del tunnel. Un passaggio importante che auspico possa incentivare la ripresa dei lavori e la realizzazione dell’intera opera nel rispetto dei tempi
La realizzazione del nodo ferroviario dell’Alta velocità di Firenze non serve solo a Rfi ma serve al trasporto regionale e soprattutto ai pendolari che stanno subendo le conseguenze di questo enorme ritardo; conseguenze che in questo caso ricadono addosso anche ai lavoratori che già da due mesi non hanno percepito lo stipendio. La Regione Toscana ha messo in campo tutti gli strumenti utili per giungere a una soluzione positiva per i lavoratori del cantiere dell’Alta velocità di Firenze, dipendenti dell’azienda Nodavia. A loro, questa mattina in presidio davanti alla sede della Prefettura di Firenze, rinnovo tutta la mia solidarietà e vicinanza. Ringrazio la Giunta per la precisione con cui ha risposto all’interrogazione che ho presentato sul tema, ricordando le iniziative fin da subito messe in campo attraverso l’Unità di crisi, e la invito a insistere con questa azione di monitoraggio, presenza e attenzione rispetto a quest’opera e ai lavoratori.
L’Unità di crisi della Regione ha messo a disposizione dei dipendenti un confronto con gli uffici tecnici per attivare eventuali ammortizzatori sociali utili a fronteggiare questa fase di difficoltà dell’azienda. Sono stati presi contatti con il Mise per avere ulteriori informazioni e un incontro sulla situazione di Condotte Spa, fondamentale per il futuro di Nodavia. Inoltre, dalla risposta della Giunta, apprendiamo il via libera ministeriale all’utilizzo delle terre di scavo del tunnel, considerando dunque chiuso con esito positivo l’iter istruttorio relativo all’approvazione del Piano di utilizzo delle terre. Un passaggio importante che auspico possa incentivare la ripresa dei lavori e la realizzazione nel rispetto dei tempi dell’intera opera. Un’infrastruttura attesa e necessaria per Firenze e per tutta l’area metropolitana, che segnerà una svolta nel trasporto intermodale e agevolerà la mobilità in entrata e in uscita dalla città.