L’umanità nel porto di Livorno.

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Le 250 persone, tra cui 41 minori non accompagnati, salvate in mare dalle navi di EMERGENCY e Sea-Eye sono sbarcate a Livorno e adesso finalmente sono in salvo.

La Toscana si è dimostrata all’altezza della propria storia di solidarietà, accoglienza, diritti.

Tutte le istituzioni coinvolte hanno fatto la propria parte mettendosi da subito a disposizione e collaborando alle operazioni coordinate dalla prefettura di Livorno.

La scelta di destinare le due navi a Livorno fa parte della nuova linea decisa dal Governo: disporre che l’attracco non avvenga in un porto vicino, costringendo le navi delle ong a fare tragitti molto più lunghi, con un aumento dei rischi per i migranti e con spreco di risorse e di tempo. E il tempo quando si tratta di salvare vite umane in mare è un fattore decisivo.

Ma la Toscana ha saputo accogliere con umanità. E anche stavolta ha mostrato tutto il valore, l’impegno e la generosità della sua grande rete solidale, del volontariato e dell’associazionismo.

Insieme al grande lavoro del personale della Protezione civile regionale, del Comune di Livorno, della Questura, della Guardia costiera e del sistema sociosanitario regionale, della zona distretto livornese e delle altre zone distretto coinvolte.

I migranti adulti sono stati destinati ai centri di accoglienza, in Toscana e in altre regioni.

I minori non accompagnati sono stati il principale impegno di questi due giorni, per garantire a loro un’accoglienza adeguata ai bisogni della loro età e di essere arrivati fin qui da soli.

Sono stati accolti in un centro di accoglienza appositamente aperto a Piombino dalla Prefettura e nelle strutture per minori della rete territoriale toscana, che ringrazio per la prontezza e la disponibilità con cui hanno saputo rispondere a una situazione che nessuno poteva prevedere fino a pochi giorni fa.

In questi giorni si sono sentite anche alcune polemiche, da parte di chi pensa di fare politica sulle vite umane.

Non le commento ma dico solo che prima di parlare bisognerebbe pensare che davanti a noi ci sono persone – uomini, donne, bambini e bambine – che non hanno nessuna colpa e che scappano da luoghi dove non gli è possibile vivere, alla ricerca di un destino migliore.

E pensare che mentre avevano questa speranza in tasca sono stati privati di tutto, hanno subito violenze, hanno viaggiato stipati su un barcone nel quale hanno rischiano la morte in mare.

Sono arrivati fin qui dopo aver attraversato un inferno, costruito anche sui privilegi e le ipocrisie che governano il mondo da questa parte del mare.

Grazie davvero a tutti e tutte le persone che in questi giorni hanno lavorato duramente, ai volontari e alle volontarie, a chi ha dato una mano.

Sul porto di Livorno, in questi due giorni, si è vista tanta umanità.

E infine grazie di cuore alla mia collega assessora e amica Monia, fianco a fianco in questi due giorni intensi in cui c’è stato tanto da fare e che di sicuro non dimenticheremo. ❤️

Comune di LivornoAnpas ToscanaFederazione Regionale delle Misericordie della ToscanaVab ToscanaCroce Rossa Italiana – Comitato Regionale ToscanaLuca Salvetti Andrea Raspanti Francesco Gazzetti

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