150mila euro di tagli all’Orchestra Giovanile Italiana della Scuola di Fiesole. Il MIBACT riveda i criteri per l’assegnazione delle risorse

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Lo ‘strano premio’ del Ministero della Cultura all’Orchestra Giovanile Italiana della Scuola di Fiesole:  150mila euro in meno di finanziamenti.

Un duro colpo per questa realtà del nostro territorio che dal 1980 è fucina di talenti, nazionali e internazionali,  luogo di formazione di grande prestigio per  giovani musicisti.

Il ben servito all’Ogi della Scuola di Fiesole arriva dalla commissione ministeriale che, attraverso un ‘innovativo’ metodo di calcolo in vigore dal 2015, assegna ai Teatri punteggi a seconda della quantità delle produzioni, riempimento della sala e qualità. Tre parametri  che, nella maggior parte de casi, poco hanno a che vedere con lo spessore della formazione e della progettazione che sta dietro all’offerta culturale.

Punteggi che peraltro sono stati assegnati senza che i membri della commissione assistessero realmente agli spettacoli. Non esiste un riscontro sulla qualità effettiva delle produzioni.

Così alla migliore realtà di formazione italiana sono state tagliati  150 mila euro di contributi. Faccio appello al MIBACT affinché riveda questo sistema di assegnazione delle risorse, almeno a partire dal prossimo anno.

Inoltre, il termine per la scadenza delle domande per l’assegnazione dei contributi quest’anno è stato spostato dal 31 gennaio al 16 gennaio; anticipazione che è stata comunicata soltanto a dicembre 2016. Ricordiamo che l’Orchestra Giovanile di Fiesole negli anni ha ricevuto premi e i riconoscimenti; nell’estate scorsa i giovani musicisti hanno conquistato la medaglia d’oro al World Festival di Vienna.

Nell’era in cui tutto, o quasi,  si sacrifica al virtuale anche la cultura rischia di finire determinata senza essere fruita, senza conoscere la storia e l’importanza dei centri che la producono. Un meccanismo pericoloso che potrebbe finire per promuovere solo le attività che fanno sold out. Senza chiedersi il perché di tali successi. Tutto in nome della semplificazione e della razionalizzazione di risorse. Non solo ritengo inaccettabile il taglio ricevuto dall’Orchestra giovanile italiana di Fiesole, ma trovo dannoso e senza scampo il sentiero imboccato da questa commissione.

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